Anche gli oli di colza e ravizzone possono essere usati per l’alimentazione, purché siano prima privati, per raffinazione, dei prodotti solforati tossici che contengono.
VIII. - Cereali.
Art. 118. … è proibita la vendita di cereali:
a) oliati, umidi, contenenti lolla181, o sostanze minerali estranee;
b) imbrattati da semi di specie che rendono le farine nocive, o che danno prodotti di sapore od odore cattivo come il lolio (Lolium temulentum), il niello (Agrostema githago), il rafano selvatico (Raphanus raphanistrum), il rinanto (Rhinantus major et minor), il melampiro (Melampirum pratense seu arvense);
c) invasi da crittogame, come la segale cornuta (Claviceps purpurea), il carbone (Ustilago carbo), il verde del granturco (Ustilago maysis), la volpe o ruggine (Tiletia caries seu levis);
d) guasti da parassiti animali, o alterati per processi fermentativi, o comunque avariati.
Art. 119. I grani impuri od avariati… che si vogliono vendere per alimentazione degli animali domestici, debbono essere annunziati come tali.
IX. - Farine, pane e pasti alimentari.
Art. 120. E’ proibita la vendita di farine:
a) ottenute da cereali che si trovano nelle condizioni dell’articolo precedente;
b) mescolate con sostanze minerali come allume, solfato di rame, solfato di zinco, talco, creta, gesso o comunque falsificate con polveri estranee;
c) alterate per fermentazione, inaridimento, ecc., o invase da parassiti animali o vegetali.
Art. 121. E’ vietata la vendita del pane fabbricato colle farine di cui all’art. precedente, mal lievitato o mal cotto, fermentato, ammuffito, o comunque alterato.
Art. 122. E’ vietata la vendita del pane che contenga una quantità di acqua maggiore di quella massima stabilita dai regolamenti locali d’igiene.
Art. 123. E’ vietata la vendita delle paste preparate colle farine di cui all’art. 120, tinte con colori nocivi… od alterate per cattiva conservazione, ecc. E’ permessa la colorazione con sostanze innocue, diverse dal rosso d’uovo182, a condizione che siano dichiarate al compratore.
…
Per ciò che riguarda il frumento, vanno ricordate le alterazioni provenienti da incuria nella conservazione, da eccesso d’umidità, da difetto di pulitura, da invasione di parassiti (Tilletia caries, Ustilago carbo, Claviceps purpurea, Puccinia graminis), o da insetti che ne producono la tarlatura (Calandra graminis, Sitophylus granarius, Tenebrio molitor detto volgarmente tenebroso mugnaio, Silianus frumentarius), e i lepidotteri o tignole del grano.
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