Direzione
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E (GPa)
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G (GPa)
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0001
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213
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62.4
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1012
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169
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74.1
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1010
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175
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62.2
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1120
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174
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62.2
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Policristallo
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174
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64.8
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In realtà questi valori risultano essere delle sottostime nel caso in cui ci riferiamo ad esempio a barre policristalline sinterizzate, con un alto livello di purezza (in questi casi otteniamo dei valori di E =210 GPa e G = 80 GPa).
Per quanto riguarda invece le proprietà a rottura (tensione o allungamento) gli andamenti in funzione di T sono chiari e significativi:

Nel grafico inferiore la presenza del picco di deformazione nella zona tra i 400°C e i 500°C ben si sposa con l’affermazione fatta in precedenza che la transizione di fase (che non a caso cade proprio in questa zona) risulta svolgersi con un meccanismo di tipo martensitico che, lo ricordiamo, impone un moto cooperativo degli atomi. La presenza inoltre di questa zona è un grosso vantaggio anche per la lavorazione a caldo: si riesce cioè ad esempio a “rullare a caldo” abbastanza agevolmente anche a temperature che sono tutto sommato accessibili.
Rimane comunque da dire che l’ampiezza e la posizione nel grafico della suddetta zona risulta essere funzione non solo della purezza del materiale ma anche della presenza di elementi quali zinco o zolfo e dell’eventuale degasazione effettuata.
Come si comporta il cobalto a fronte di aggressione chimica?? Per rispondere in maniera completa è necessario fare dei distinguo: quando è in forma massiva la sua resistenza è abbastanza buona, mentre quando lo riduciamo in polvere essa cala in maniera assai netta ; anzi più fine è la polvere in questione più aumenta la facilità d’attacco. Ciò non può stupirci: l’aggressione chimica è fondamentalmente un fenomeno superficiale. Riducendo perciò in polvere il nostro materiale non facciamo altro che aumentarne la superficie a contatto con l’agente chimico. Stante perciò questa situazione ,analizziamo i dati provenienti da test effettuati mettendo a contatto un pezzo di Co con una serie di possibili agenti aggressivi, valutandone la perdita in peso o analogamente la profondità di penetrazione:
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Reagente (in acqua)
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Rate di corrosione* (m/anno)
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