![]() La gloria dopo IL bagno
Correre per i Bambini... di Tiziana Malatesta, 06/01/2011 ![]() L'ultimo giorno delle feste natalizie non poteva essere coronato meglio; questa mattina un piccolo gruppo della Podistica Solidarietà ha voluto far sentire la nostra presenza, prima fra tutti la mitica Alfonsina - partecipando alla "Corsa del giocattolo", una passeggiata non competitiva di 5 Km caratterizzata dalla semplicità, dal clima familiare e soprattutto dal piacere di ogni partecipante di contribuire a portare un po' di gioia a tutti quei bambini meno fortunati dei nostri che non hanno un albero di Natale pieno di doni. È stato bello vedere tutti i partecipanti recarsi felici di ritirare il proprio pettorale dando in cambio un giocattolo; un semplice gesto per regalare un po' di gioia anche ai bimbi poveri. Il nostro Gianfranco Novelli ha portato vari scatoloni pieni zeppi di giocattoli raccolti con l'aiuto di Fabrizio Zeppa e Anna Maria che hanno reso la festa ancor più bella. A rallegrare ancora di più il clima della corsa, la presenza della fanfara dei Bersaglieri che ci ha intrattenuto prima e dopo e che ha aperto la gara suonando al passaggio di tutti i partecipanti e di Anna Lisa Minetti e del suo Trainer Andrea Giocondi.
Una gara certamente non competitiva, ma perfettamente in sintonia con lo spirito della Podistica Solidarietà rappresentata anche da Eleonora Piroli, Romano Dessi, Carla Badurina, Agnese Zanotti, Maria Teresa Laurenti e Mauro Ugolini e qualcun altro che avrò dimenticato. Terminillo White Trail - Il sole bianco di Marco Perrone Capano, 10/01/2011 ![]() Amici e podisti Orange, oggi abbiamo portato le nostre gambe appesantite da torroni e panettoni vari (che buoni però!!!) sulle piste innevate del circuito di sci di fondo del Terminillo. Fino a Rieti sembrava estate poi, salendo verso il Terminillo la temperatura scendeva di un grado... ad ogni tornante e all'arrivo i gradi erano davvero pochini. Ma nello spazio di pochi minuti il sole ha fatto capolino e la giornata si è trasformata in uno spettacolo unico, come spesso accade in montagna d'inverno. 140 e rotti i partenti, 6 gli Orange al Via: Elio Dominici (Inox), Silvestro e Roberto Costantini, il gigante Andrea D'Offizi, il sottoscritto con un immeritatissimo pettorale n° 1 (!) e il generoso Giuseppe Sulpizi in piena preparazione per la Gran fondo di sci in Val di fassa (ieri si è fatto 4 ore di "test" sulle stesse piste dove oggi è venuto a correre..... Due i giri del percorso, per complessivi 10 km, di cui meno di 4 in discesa e il resto in.. salita nevosa. Impossibile mettere un piede davanti all'altro in modo normale.. sembrava di ciabattare senza criterio, faticando senza avanzare!! Però che meraviglia. Il bosco con la neve si trasforma in un luogo incantato e silenzioso, oggi disturbato solo dai respiri affannosi dei concorrenti e dalle incitazioni dei coraggiosi che si erano avventurati sul percorso insieme agli organizzatori, per applaudire i concorrenti nei passaggi più impegnativi. La luce che scendeva tra i rami disegnava forme fantastiche sul terreno innevato e rendeva meno faticose le lunghe salite.. camminabili. Il silenzio quasi assoluto e l'assenza di segni della presenza dell'uomo hanno completato lo scenario del luogo. Insomma, anche questa volta lo spirito Trail si è manifestato in tutta la sua potenza. Per il futuro, un consiglio a tutti quelli che intendono partecipare avvicinarsi a questo genere di gare:
Alla prossima e ancora buon anno a tutti gli Orange Marco ...quella primitiva, purissima e innata gioia di correre! di , 11/01/2011 Giovanni Golvelli e Antonio Cacchioni ![]() Si lo so che dopo la corsa della befana di appena 3 giorni fa era moooolto più saggio starsene tranquilli… e lo so che dovevo andare pianino e non farmi prendere dall’entusiasmo come al solito. Ma stanotte ho persino sognato di correre: sentivo in sogno le gambe velocissime sull’erba. Ed io non sono saggia e sono un’entusiasta quindi è stato inevitabile: ho partecipato alla 10 km di Vallelunga! Sinceramente correre in un autodromo era un’esperienza che mi incuriosiva ma non avrei mai immaginato fosse così avvincente… colpevole dell’avventura il mitico Giancarlo, appassionato di motori oltre che di corsa: non potevo non fargli prendere la sua Lotus d’epoca per raggiungere l’autodromo e fare a piedi il giro della pista!!! La prima cosa che ci ha accolto è stata la nebbia. Sole partendo da Roma, splendido il panorama sulla Cassia, da road movie “podistico”, e poi… più nulla! Una nebbiolina bianca e bassa copriva persino il cartello che annunciava il nostro arrivo all’autodromo. Cerchiamo i nostri compagni, rapido cambio, rapido riscaldamento e siamo pronti a partire. Oggi mi risparmio, prometto. E in effetti affrontare una gara come una “gita”, una tappa intermedia in un allenamento con un altro obiettivo (Roma Ostia speriamo!) mi permette di godere di aspetti che normalmente non mi concederei di percepire… ho nelle orecchie Pat Metheney, “last train home” per farmi compagnia, dato che “quelli seri” sono avanti e io farò questi 10 km da sola. Il primo passo, e poi l’altro, e via scivolo in un ritiro quasi autistico favorito dalla sapiente chitarra di Pat, respiro e alzo lo sguardo, la nebbia è ancora bassa e siamo partiti con il riflesso del sole in faccia, il che rende la cosa piuttosto magica: una serie di sagome saltellanti controluce, ognuno con il suo passo, ognuno con il suo obiettivo, un pensiero per ciascuno… e io che mi guardo intorno. Se ho capito bene siamo 600 oggi. Ma non sono sicura, non ci ho fatto caso. Il colore dominante è un azzurrino anestetico e sonnolento che presto verrà sciolto da questa tiepida giornata invernale. Ma guarda tu dove sono finita… lo sapete che sulle curve di Vallelunga la strada si inclina e cambia di pendenza? Sarà buono per le auto ma con le scarpe da corsa stranisce un po’! Lo so, sono io l’ospite oggi… A poco a poco il gruppo si sgrana, un lungo serpentone di podisti che procede lento sulle curve della pista, è buffo il fatto che la forma del percorso permetta di tenere sotto controllo la propria posizione nel gruppo dei partecipanti… a colpo d’occhio si coglie in quale parte del serpentone ci si trova, e io come sempre mi esalto guardando il passo leggero dei primi, che volano avanti e sono già diverse curve più in là, ma l’ammirazione profonda la provo per gli ultimi, gente affaticata che non molla, magari signore determinatissime, o persone che hanno appena deciso di dare una svolta alla loro vita e hanno scelto un’attività sportiva, oppure semplicemente tanti che amano correre non per arrivare tra i primi ma per la primitiva e purissima gioia di farlo. Negli spogliatoi ho incontrato una signora che mi ha regalato un esempio di vita: 60 anni, di cui gli ultimi 30 dedicati alla corsa, mi ha raccontato di non aver mai smesso di infilarsi le scarpe da running nemmeno da quando le è toccato affrontare grossi guai di vita e di salute. L’ho ringraziata per le sue parole e per il suo incoraggiamento (“tu che sei giovane però devi fare un buon tempo!” mi ha sgridato quando le ho detto che oggi non avevo grandi obiettivi) e mi sono avviata alla partenza. La sto incrociando proprio ora mentre faccio questi pensieri, nelle curve del percorso che si intersecano, va pianino per la sua strada ed ha un bel modo di guardarsi intorno. Ci sorridiamo, mi fa cenno di incoraggiamento, ci siamo riconosciute. Il percorso non è proprio pianeggiante. Non so mai riconoscere i falsipiani, sento le gambe pesanti e mi spavento, dico “ecco qua, sto per scoppiare” è il mio pensiero tipico al 7° km nei 10, al 18° nella mezza. La paura di non farcela, di non essermi gestita bene. Eppure oggi non sono affatto al limite, non dovrei sentirmi così! Infatti è solo un falsopiano in salita, tutto sotto controllo, poi ci sarà una discesa, manca poco e il sole si è alzato, la mia playlist mi ha fatto compagnia tra Marilyn Manson, System e Prodigy fino a quando non distinguo Jonny che arriva controcorrente, è venuto a prendermi! Grazie Manson, ma ora non ho più bisogno di sostegno, ho il mio compagno di avventure che fa pure l’imitazione “fomentona” del nostro amico Roberto “dai Francè che ci siamo, dai Francè!” come un mantra ed io posso togliermi una piccola soddisfazione, metto da parte il Garmin e la sia pure minima concentrazione a stare attenta al tempo e… lascio solo andare le gambe, in quello che per me è il senso della corsa, di questo dono che mi accompagna da 3 anni: proprio quella primitiva, purissima e innata gioia di correre. F.
di Giancarlo Amatori, 12/01/2011 ![]() 9 gennaio 2011 è il giorno del 1° Gran Premio Podistico, la prima gara podistica in Italia che si disputa interamente all’interno di un autodromo: il circuito di Vallelunga alle porte di Roma. Ma è anche il compleanno dell’amico marciatore Romano Dessì: ci teneva tanto a festeggiare “in divisa” e dopo aver spento una candelina si è regalato un tempo strepitoso, meglio di così… Per quello che mi riguarda, semplicemente non potevo mancare. Sono stato il primo a iscriversi e davvero, sarei venuto anche da solo, mi attirava troppo l’idea di “girare” in pista con le Saucony al posto delle gomme morbide… eh si, perché questa pista la conosco bene, c’ho corso tante volte in macchina prima di scoprire la podistica. Comunque oggi sono tutt’altro che solo, tantissimi atleti alla partenza, ben 19 gli “arancioni” tra cui Francesca ad accompagnarmi in questa particolarissima e nebbiosa mattina di gennaio. Anche le operazioni prima della partenza hanno un sapore tutto speciale: ci cambiamo ai box, ci scaldiamo al muretto e poi tutti in griglia dietro la safety car; saluto Fra con la promessa di tornare a prenderla per fare gli ultimi metri insieme, semaforo verde… si parte! Che strano correre a piedi su questo asfalto perfettamente liscio, i cordoli a delimitare il tracciato, la pendenza parabolica della curva Roma, e poi quel rettilineo “bruciato” tante volte in macchina in pochi secondi che adesso sembra non finire mai. Le leggere salite, di cui i cavalli del motore neanche si accorgono, si sentono invece tutte sulle gambe e sul fiato. I cartelli dei 100 metri prima delle curve, che in macchina indicano minacciosi il momento di “staccare”, oggi non fanno paura; il serpentone di podisti prima e dopo di me disegna le curve sempre all’interno, ma io proprio non ce la faccio, DEVO farle in traiettoria! Un giro corto e due completi, la pista è sempre la pista e regala emozioni uniche anche a piedi. I segni delle frenate a ruote bloccate sull’asfalto prima del tornantino rievocano ricordi di qualche anno fa, ma oggi per sorpassare non ci sono problemi di traiettorie e infatti vengo “sverniciato” prima da Lillo e poi da Cristina e Graziano: c’è spazio per tutti, anche se quelli che arrivano da dietro non puoi vederli negli specchietti! Un altro passaggio sotto il semaforo, il pit-stop con un bicchiere d’acqua e inizia l’ultimo giro. Aumento un po’ il ritmo, tolgo un minuto rispetto al passaggio precedente e chiudo bene in poco meno di 48’; subito dopo di me la sorprendente Cristina Salerno che mi è stata davanti per oltre metà gara, oggi aveva trovato l’assetto giusto! Dopo il traguardo come promesso torno “contromano” incontro a Francesca che arriva già all’uscita della “Roma”… ma non doveva andare piano oggi??? Quando mi vede toglie le cuffiette, ultimi metri insieme in volata con tanta grinta che non riesco a starle dietro! Un ottimo tempo anche per lei appena tre giorni dopo il personale fatto insieme alla corsa della Befana. In conclusione grande gara e bellissima esperienza per tutti, e dopo le foto con Romano e i saluti a Pino e Maurizio, il ritorno a casa “scappottati” sotto un bel sole quasi primaverile!
di Giuseppe Coccia, 17/01/2011 Elisa Tempestini ![]() Una splendida giornata soleggiata seppur freddina, quest'oggi ha accompagnato i circa 1.300 atleti che hanno dato vita ad Ostia alla XIV^ edizione del “Trofeo Lidense”, gara perfettamente organizzata sul lungomare e all'interno della pineta di Ostia e che ha rappresentato per noi la 2^ prova del nostro Criterium sociale 2010. 89 gli atleti orange giunti al traguardo e che hanno meritato un bellissimo 2° posto nella classifica per società e 250 euro da destinare in beneficenza. Un bentornato alle gare a Michele Manna e un benvenuto tra gli orange a Andrea Scalamandrè. Da segnalare la presenza di ben 26 atleti della Scuola di Podismo di Fulvio alcuni dei quali hanno ottenuto degli ottimi miglioramenti rispetto alla passata edizione, ci riferiamo ad Alessandro Salvatori, Maurizio Mattioli, Cristina Salerno, Luana Lucchetti, Daniela Di Lorenzo e Gianni Cossu, autore di una volata da centometrista Roberto Lombardi dopo "soli" 14 km. di gara. Sono mancati i Bomboloni del Presidente previsti, come da avviso, al termine della manifestazione, ma purtroppo non era rimasto più nessuno ed è stato visto in una pasticceria locale ritemprarsi dopo l'estenuante gara. Premi individuali Chi non zoppica si rilegge!!!! Avvisi un trasferta sulla costiera sorrentina Grazie per la collaborazione Solidarieta’ un tetto per i bambini di xai-xai |