Storia della città Storia della città Colosse si trova nella valle del fiume Lico, affluente del Meandro, nella Frigia del sud, in Asia Minore. Nel sec. iv a.C. era una città di un certo rilievo che congiungeva l’occidente con l’oriente.
Gli storici greci dei secoli v-iv Gli storici greci dei secoli v-iv definiscono ‘grande’ la città di Colosse: «Oltrepassando una città dei Frigi chiamata Anawa e un lago da cui si trae sale, (Serse) giunse a Colosse, grande città di Frigia, dove il fiume Lico scompare precipitando in una voragine e poi, ricomparendo ad una distanza di cinque stadi, sbocca anch’esso nel Meandro» (Erodoto Storie 7,30). attraverso la Frigia (…) arriva a Colosse, grande città, fiorente, con molti abitanti». (Senofonte Anabasi 1,2,6)
Poi la città era decaduta per lo spostamento Poi la città era decaduta per lo spostamento e la fondazione più a valle delle città di Laodicea e di Gerapoli. Divenuta parte della provincia romana di Asia nel 129 a.C. con gran parte della Frigia e con altre regioni, Colosse gravitò poi sulla città di Efeso distante 180 Km circa.
La comunità cristiana di Colosse La comunità non era stata fondata da Paolo bensì da Epafra (1,7) (abbreviazione di Epafrodito, ma un Epafrodito probabilmente diverso da quello nominato in Fil 2,25; 4,18). Epafra era comunque collaboratore di Paolo: «… come avete appreso da Epafra, che è fedele servitore di Cristo al posto nostro (u`pe.r h`mw/n)» (Col 1,7) così che Paolo considera quella di Colosse una Chiesa ‘paolina’ e non ha esitazione alcuna ad intervenire nella sua vita.
La comunità era composta di pagano-cristiani La comunità era composta di pagano-cristiani (cf. 1,21: «Voi un tempo eravate stranieri e nemici» cf. anche 1,27; 2,11-13) da almeno a due Chiese-domestiche quella di Ninfa nominata in Col 4,15 e quella di Filemone menzionata in Flm 2. La comunità colossese era in stretti rapporti con quelle di Laodicea e di Gerapoli (4,13), anch’esse fondate da Epafra e mai visitate da Paolo: «… quale dura lotta io devo sostenere per voi, per quelli di Laodicea e per tutti coloro che non mi hanno mai visto di persona» (2,1)
Circostanze in cui fu scritta la lettera Quando scrive ai Colossesi Paolo è in carcere (4,3.10.18). Epafra gli ha fatto visita per informarlo sulla situazione della comunità colossese (1,4, e 1,8) sui maestri colossesi e sul loro insegnamento. Paolo allora scrive la lettera soprattutto per difendere la comunità e affida la lettera a Tichico (4,7-8) e Onesimo (4,9).
1,1-2: Prescritto epistolare 1,1-2: Prescritto epistolare 1,3-23 - Esordio che si conclude con l’annuncio delle parti
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